La Torre del Mangia è una delle torri medievali più belle e famose al mondo ed è parte integrante del Palazzo Comunale di Siena che si trova nella famosa Piazza del Campo.
Chi visita Siena deve assolutamente vedere questo monumento così rappresentativo e amato dai Senesi.
Per coloro che decideranno di trascorre le vacanze nella città toscana, troveranno in questo articolo la storia, le curiosità e le informazioni utili per rendere la visita alla Torre del Mangia ancora più suggestiva e ricca di interesse.
Sommario:
Storia e curiosità sulla Torre del Mangia
La Torre del Mangia come detto nell’introduzione, è la torre civica del Palazzo Comunale, palazzo edificato fra la fine del 1200 e primi dieci anni del 1300. L’edificio viene costruito per volontà del Governo dei Nove, organo che in epoca medievale amministrava la Repubblica di Siena; Palazzo che ne diviene la sede. Oggi l’edificio storico è la sede del Comune di Siena.
Ma vediamo la Torre del Mangia.
Adagiata accanto al Palazzo Comunale, i lavori per la sua realizzazione secondo le cronache medievali iniziano nel 1325, accompagnati da eventi religiosi e riti propiziatori in tutta la città di Siena per far si che la realizzazione della Torre avenisse sotto i migliori auspici.
All’atto pratico però i lavori cominciano qualche anno dopo rispetto a quanto detto sopra; infatti facendo riferimento a documenti storici relativi ai pagamenti che venivano effettuati nella Repubblica di Siena, la costruzione della Torre iniziò nell’ anno 1338.
Grazie a queste fonti sappiamo anche che lo scultore e architetto Agostino di Giovanni non fù l’unico a lavorare al progetto, come invece riportano alcune cronache senesi dell’epoca. L’architetto lavorò al progetto solo nella fase iniziale, ed è probabile che furono gli architetti perugini Minuccio di Rinaldo con il fratello Francesco, i primi a lavorare al progetto della Torre del Mangia.
Continuando con quanto scritto nei registri sopra citati (registri di Biccherna), sono otto i soggetti che nell’arco di un decennio partecipano alla realizzazione della torre.
Un documento datato 1341 riporta il nome del pittore Lippo Memmi, che ha l’incarico di rendere la torre più “imponente e raffinata” rispetto alle torri già presenti a Siena. Realizza in quest’ottica il particolare coronamento presente nella canna in mattoni. Lavoro che svolge in poco tempo come testimoniato in un documento del 1348, di cui riportiamo un estratto:
“champana nuova … de’ Signori Nove da collocare sopra la torre…
Campana che fù poi collocata sulla Torre di Siena l’anno seguente, ritardo dovuto all’epidemia di peste che causò in città molte vittime.
Qualche curiosità
La Torre del Mangia è alta 88 metri, la 3° torre medievale italiana per altezza dopo la Torre degli Asinelli di Bologna alta circa 97 metri.
88 metri di altezza che la rendono visibile da tutta Siena, nonostante si trovi nel punto più basso di Piazza del Campo, e che le fà raggiungere la stessa altezza del Campanile del Duomo, situato su una parte di terreno più alto.
Questa parità di altezze fra la Torre e il Campanile, fu voluta per rendere visibile agli occhi del popolo e non solo, il raggiunto equilibrio fra il potere spirituale della chiesa e quello terreno della Repubblica.
Altra curiosità interessante relativa alla Torre è una storia di cui si parla a Siena da secoli. Si racconta che nelle 4 pietre situate negli angoli della costruzione, fuorono inserite delle monete con incise sopra lettere ebraiche. Monete messe nelle pietre che, sempre secondo la storia, servivano a proteggere la Torre da fulmini e altre sorti avverse.
Per quanto riguarda l’architettura della Torre, la sua caratteristica forma, è stata presa come esempio per realizzare altre torri in Toscana e in altre parti dell’Italia. Nel 1995 la Torre del Mangia è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
La Campana della Torre chiamata anche Campana Grossa o Sunto
Il Campanaccio
La campana che oggi possiamo ammirare sulla Torre del Mangia, e sentirne il particolare suono durante i giorni del Palio mentre viene suonata a mano con il batacchio (nei restanti giorni dell’anno la campana viene suonata con un sistema automatico risalente al 1379), non è la prima campana che venne installata.
La prima campana della Torre fù il campanaccio, posizionata nel 1348; era imponente, infatti pesava più di 5 tonellate, circa 1771 libbre. Emetteva un suono spiacevole e fastidioso, da quì il nome campanaccio, che spinse i senesi a sostituirla alcuni secoli dopo.
La Campana Grossa
Circa tre secoli dopo nel 1633, come accennato poco sopra, si decide di sostituire il campanaccio con una nuova campana.
Il compito venne affidato al maestro Antonio Ceramini da Novara. Fece un primo fallimentare tentativo di fusione per la nuova campana all’inteno del Duomo, in alcuni locali posti sotto le navate. Il 3 ottobre il secondo tentativo di fusione invece ebbe successo, ed il 20 febbraio del 1634 la campana venne issata sulla torre.
Le sue sette tonnellate di peso, resero complesso il lavoro di posizionamento sulla Torre. I documenti dell’epoca riportano che ci vollero diverse ore per mettere al suo posto la campana, operazione fatta con l’ausilio di 4 argani posizionati in Piazza del Campo.
Il direttore dei lavori, Giovan Battista di Attilio Vieri, orgoglioso di aver terminato un’opera così complessa, annota nei suoi taccuini che il campanone “é riuscito in grandezza et in peso il maggiore che a’ nostri tempi sia in Italia”.
Il Sunto
Il suono della campana allietava Siena, ma durò poco. Dopo circa trent’ anni infatti, il 29 settmembre 1666, dopo anni di dispendioso lavoro, con tentativi di restauro falliti e vicende esileranti per sostituirla, i senesi poterono finalmente risentirne il suono.
Campana che ancora oggi possiamo ammirare sulla Torre del Mangia, e che fù al tempo ribattezzata dal popolo Senese Sunto. Il nome si deve al fatto che la campana era molto grande e quindi non poteva avere un nome femminile come la precedente, ovvero Maria Assunta. Viene quindi ribattezzata Sunto.
Il bel suono che il Sunto aveva, non è quello che seniamo oggi, questo perchè nel 1831 si creò sopra la campana una crepa che ne interruppe l’utilizzo.
Per rimediare all’incoveniente, la prima ipotesi fù quella di rifondere il Sunto e creare una nuova campana, ma visto il lavoro immane dai costi altissimi l’idea venne scartata, si pensò allora ad un restauro.
Il lavoro viene affidato a Vincenzo Gani e Luigi Rossi, che con grande maestria sanarono la crepa. Purtroppo sul bordo della campana rimase un taglio, tutt’oggi presente, che è la causa del suono grave e roco che hanno i suoi rintocchi.
Perchè si chiama Torre del Mangia
La Torre come abbiamo già visto in precedenza è una delle Torri più belle e famose al mondo, ed è conosciuta con il nome di Torre del Mangia più che come la torre civica del Palazzo Comunale.
Ma perchè è stata ribattezzata così?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare all’anno 1348, anno in cui venne messa sulla Torre la prima campana oltre all’orologio realizzato da Bartolomeo Guidi ad un costo di circa 850 fiorini . Orologio che fù uno dei primi funzionanti in Toscana.
Posizionato nella prima parte della Torre, poco sopra il terrazzo del Palazzo Pubblico per funzonare correttamente l’orologio, doveva essere caricato non meno di due volte al giorno. L’incarico per questa operazioneviene affidato a Giovanni di Balduccio, che doveva recarsi alla torre almeno 4 volte al giorno per caricarlo.
Per rendere il suo lavoro meno gravoso, ebbe l’idea di farsi aiutare da studenti che erano soliti a “bighellonare” in Piazza del Campo. Gli propose di caricare al suo posto l’orologio, ripagandoli con parte del suo stipendio.
Gli studenti accettarono, quindi Giovanni di Balduccio da quel momento si trovò a non dover far praticamente nulla durante la giornata, dedicando il tempo libero che si era ritagliato alle osterie di Siena, dove mangiava e beveva lautamente ogni giorno.
Da quel momento in poi il popolo di Siena ribattezzò Giovanni di Balduccio in Mangia Guadagni.
Mangia sarà poi l’appellativo dato a tutti coloro che nei secoli successivi si occupavano di caricare l’orologio della Torre, da quì la Torre del Mangia. Sempre in onore del primo custode della Torre, il “batacchio” automatico di pietra che faceva suonare la campana (oggi conservato nel Cortile del Podestà del Palazzo Comunale) viene chiamato Mangia.
Per concludere, ricordiamo che chi fosse interessato a visitare la Torre del Mangia lo può fare tutti i giorni, dalle 10 alle 16 in autunno e inverno, dalla primavera fino alle ore 19.
Il biglietto di ingresso costa circa 10€ e la visita alla Torre non è prenotabile, per raggiungere la cima vanno affrontati più di 500 scalini molto stretti, ma una volta raggiunta la metà il panorama che sulla città vi lacerà a bocca aperta.
Bibliografia di riferimento
L’articolo è stato scritto facendo riferimento alle seguenti fonti bibliografiche:
A. LISINI, F. JACOMETTI, Rerum italicarum scriptores: Raccolta degli storici italiani dal cinquecento al millecinquecento, a cura di Ludovico Antonio Muratori, XV, parte VI, Bologna 1931-1939.
D. BALESTRACCI, G. PICCINNI, Siena nel Trecento: Assetto urbano e strutture edilizie, Firenze 1977
E. REPETTI, Dizionario Geografico, fisico, storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca, Garfagnana e Lunigiana, Tofani, Firenze 1833-1843
P. BACCI, Dizionario Geografico, cit., p. 54.
A. ALLEGRETTI, Diarj scritti delle cose sanesi (Rerum Italicarum Scriptores, a cura di Ludovico Antonio Muratori, XXIII, Milano 1733.
ARCHIVIO DI STATO DI SIENA.
ARCHIVIO COMUNALE DI SIENA.