Gli Gnudi Toscani noti anche come malfatti, rappresentano un piatto tradizionale della cucina toscana. Originari delle province di Grosseto e Siena, sono un primo piatto composto da spinaci, ricotta, uova e formaggio. Solitamente conditi con burro fuso e foglie di salvia, possono essere serviti anche con pesto, ragù o pomodoro.
Sommario:
Storia e curiosità sugli Gnudi Toscani
Gli gnudi o malfatti hanno antiche origini. Come detto nell’introduzione, sono originari delle province di Grosseto e Siena, diffondendosi poi nel corso dei secoli anche in altre zone della Toscana come in Casentino ed in Mugello. Questo primo piatto di origine contadina, rappresentava inizialmente un piatto povero, ma nutriente e gustoso.
I contadini li preparavano con ingredienti che erano facilmente reperibili nelle campagne; ingredienti come spinaci, ricotta, uova e formaggio.
La ricetta tradizionale contadina prevede la cottura degli spinaci, il trito fine, e la successiva amalgamazione con ricotta, uova e formaggio. L’impasto risultante viene lavorato per formare delle palline poi cotte in acqua bollente salata.
Perchè si chiamano Gnudi
Il loro nome deriva dalla parola toscana che significa nudi, evidenziando la loro nudità rispetto ai ravioli; sono infatti privi di uno strato esterno di pasta.
Questo piatto rappresenta la cucina toscana nella sua essenza, incarnando la storia e la cultura della regione. La loro popolarità è cresciuta nel tempo, diventando una prelibatezza amata sia in Italia che all’estero. Gli gnudi toscani sono un omaggio alle radici gastronomiche della Toscana, celebrando la tradizione e la semplicità che caratterizzano la cucina regionale.
La ricetta di Artusi
Fino all’avvento di Pellegrino Artusi, gli gnudi rimanevano un segreto custodito gelosamente nelle cucine casalinghe. Artusi li consacrò nel suo celebre ricettario “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, inserendoli come ricetta n° 97 con il titolo, forse un po’ fuorviante, di “Ravioli“. Tuttavia, un’attenta lettura della ricetta non lascia dubbi: si tratta proprio degli gnudi in tutta la loro squisita semplicità. Di seguito la ricetta di Artusi:
La ricotta passatela, e se è sierosa strizzatela prima in un tovagliuolo. La bietola nettatela dai gambi, lessatela senz’acqua, strizzatela bene e tritatela fine colla lunetta Fate un impasto di tutto, prendete il composto a cucchiaiate e mettendolo sopra a della farina, che avrete distesa sulla spianatoia, avvolgetelo bene dandogli la forma tonda e bislunga delle crocchette. Con questa dose farete circa due dozzine di ravioli. Per cuocerli gettateli in acqua, non salata, che bolla forte e levateli colla mestola forata perché restino asciutti. Conditeli o col sugo o a cacio e burro e serviteli per minestra o per contorno a un umido di carne.
Siccome la cottura ne è sollecita, bastando che assodino, cuoceteli pochi alla volta onde non si rompano.
Vediamo quindi come preparare a casa gli Gnudi Toscani
Ricetta Gnudi Toscani
Tempo Preparazione | 20 minuti |
Tempo Cottura | 15 minuti |
Tempo Totale | 35 minuti |
Difficoltà | media |
Costo | basso |
Dosi | 4 persone |
Ingredienti
- 500 gr. di spinaci freschi
- 250 gr. di ricotta
- 1 uovo
- 50 gr. di farina 00
- 50 gr. di parmigiano grattugiato
- Sale
- Noce moscata
Preparazione ricetta
Preparare e Cuocere gli spinaci. Come prima cosa lavare bene gli spinaci, poi lessare gli spinaci in acqua bollente salata per circa 10 minuti, quindi scolarli e strizzarli bene. Lasciateli poi raffreddare per mantenere tutto il gusto, quindi tritateli finemente.
Preparare l’impasto. A questo punto in una ciotola capiente, unire gli spinaci tritati alla ricotta, l’uovo, la farina, il parmigiano, il sale e noce moscata. Aggiungete la farina all’impasto poco alla volta e amalgamate bene tutti gli ingredienti, fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto.
Formare gli gnudi. Infarinate leggermente la spianatoia, prendete poi una piccola quantità di impasto e lavoratelo fino ad ottenere delle palline grandi quanto un mandarino. Per creare le palline potete utilizzare anche due cucchiai.
Cuocere gli gnudi. In una pentola fate bollire acqua salata e poi buttate dentro gli gnudi. Fate cuocere per circa 3-4 minuti, o fino a quando non saliranno a galla.
Condire gli gnudi. Mentre gli gnudi cuociono, fate sciogliere il burro in una padella con la salvia. Scolate gli gnudi e conditeli con il burro fuso e la salvia. Servite gli gnudi ben caldi, spolverandoli con parmigiano grattugiato.
Gli Gnudi Toscani che avete preparato sono pronti per essere gustati! Buon appetito!
I nostri consigli
Per gustare gli gnudi toscani, al meglio, il condimento che li esalta è il semplice burro e salvia. Potete comunque personalizzare la ricetta secondo i vostri gusti, ad esempio aggiungendo una salsa di pomodoro leggera o pesto come condimento.
Congelateli e gustali quando volete: gli gnudi si conservano perfettamente in freezer. Basterà metterli su una teglia, ben distanziati, per poi congelarli. Quindi messi in sacchetti per averli sempre pronti all’occorrenza. Possono essere cotti direttamente da congelati, senza bisogno di scongelarli!
Ricotta di pecora, mucca o bufala? Scegliete secondo il vostro gusto! La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo di ricotta di pecora, ma si può tranquillamente sostituirla con ricotta di mucca o bufala. Il sapore degli gnudi varierà in base al tipo di ricotta utilizzata, e con la ricotta di bufala otterrete anche una consistenza più cremosa.
Non solo spinaci: all’impasto potete aggiungere anche bietole cotte, per un gusto ancora più ricco e sfizioso.
Gnudi avanzati? Nessun problema! Conservateli in frigorifero e riscaldateli in forno con parmigiano o in padella con pochissima acqua calda per farli rinvenire. Saranno come appena fatti!