Il Pollo alla Cacciatora o Pollo alla Fiorentina, è una ricetta tipica Toscana che affonda le proprie origini nella tradizione culinaria contadina della regione.
La ricetta ha come protagonista principale il pollo appunto, fatto rosolare insieme a verdure classiche, sfumato con il vino e cotto ulteriormente nella passata di pomodoro, per rendere la carne morbida e appetitosa.
Questo secondo piatto toscano, particolarmente prelibato e saporito è semplice da preparare anche a casa, ed in Toscana per tradizione è una delle portate che vengono servite per il pranzo di Natale.
Per preparare il piatto, ottimo da gustare nei i mesi autunnali ed invernali, vi consigliamo di utilizzare ingredienti biologici e di qualità, fondamentali per la buona riuscita della ricetta, che si basa appunto sulla freschezza e qualità delle materie prime utilizzate.
Più avanti nell’articolo comunque vi daremo qualche consiglio su come riconoscere un pollo novello ruspante, da un pollo di allevamento, tutte le informazioni su come fare a casa il pollo alla cacciatora come da tradizione toscana, gli ingredienti da utilizzare, i tempi di cottura, la storia e le curiosità di questo piatto tipico della cucina contadina toscana.
Sommario:
Pollo alla Cacciatora, storia e curiosità
Il Pollo alla Cacciatora è un piatto molto antico che come detto, affonda le origini nelle tradizioni contadine toscane. Anche se è quasi certa l’origine toscana della ricetta, sono comunque molte le regioni che ne rivendicano la paternità, prime su tutte le Marche, l’Umbria e l’Emilia Romagna.
La ricetta ha comunque nel tempo varcato i confini regionali divenendo una delle ricette classiche della cucina italiana.
Per dare una collocazione temporale alla nascita della ricetta, possiamo affermare che questa sia nata per come la conosciamo oggi, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, periodo in cui in Toscana il pollo diventa il protagonista principale dell’alimentazione dei contadini.
Veniva consumato principalmente nei giorni di festa, come la domenica o il Natale. Piatto quindi con origine certamente non raffinate ma bensì rustiche, mantenendo però bontà e squisitezza incredibile.
Qualche curiosità sul pollo
Le civiltà antiche, come per esempio quella Egizia, allevavano il pollo soprattutto per utilizzarlo nei combattimenti; in seguito poi diviene un animale venerato quasi come un Dio ed offerto come sarificio agli dei durante i riti religiosi.
In Europa il pollo si comincia ad utilizzare in cucina, in seguito alla sua introduzione nel continente da parte delle truppe di Alessandro Magno. Inizialmente si cominciò a consumare le uova, poi in seguito anche la carne.
Nella Roma antica il pollo diventa una portata che non mancava mai durante i banchetti delle classi agiate. Negli scritti del cuoco latino Apicio,sono riportate molte ricette a base di uova e di pollo destinate ai patrizi romani, ma non alle classi povere.
Nel Medioevo il pollo come alimento perde di interesse tra i ricche, che gli preferiranno altri tipi di carne.
Pollo che torna alla ribalta nel XVII secolo grazie a Bartolomeo Scappi, famoso cuoco dell’epoca. Nella sua opera Ricette leggere e dietetiche per una cura ricostituente, dedica a questo animale centinaia di ricette. Da ora in poi il pollo diventa un alimento non più solo per ricchi e nobili, ma anche per le classi più povere della popolazione.
Popolo che in Toscana darà poi origine alla ricetta del Pollo alla Cacciatora.
Ma perché si chiama Pollo alla Cacciatora?
Come per altre ricette che portano nel nome alla cacciatore, per esempio il coniglio alla cacciatora, il termine probabilmente fa riferimento al fatto che per preparare le ricette si utilizzano aglio e rosmarino, ingredienti che i cacciatori usavano per dare più sapore alla selvaggina catturata.
Caratteristiche
La carne del pollo è fra le più consumate al mondo. La sua caratteristica carne bianca, definita così per il colore che assume dopo la macellazione ha fra i tanti pregi, il costo contenuto e la velocità di cottura, questo perchè è una carne particolarmente tenera visto che contiene pochi nervi.
Nel pollo sono presenti pochi grassi, che risiedono principalmente nella pelle; contiene invece molte proteine. Inoltre risulta essere una carne particolarmente digeribile.
Altra caratteristica che ci interessa ai fini della ricetta, è che il pollo che utilizzeremo nella preparazione, deve essere un pollo ruspante.
Viene definito così, quando l’animale è allevato all’aperto, libero di ruspare nei campi per mangiare. Ruspante appunto, termine di origine contadina che indica i polli allevati nell’aia.
Questo tipo di allevamento, rende la carne del pollo più soda, e con sapore e profumo particolare e caratteristico. Per concludere, la pelle di un pollo ruspane è gialla e la carne rossiccia.
Distinguere un pollo ruspante da un pollo d’allevamento
Come detto ad inizio articolo, per realizzare il Pollo alla Cacciatora, è fondamentale usare ingredienti di qualità, in primis il pollo.
Per la ricetta serve un pollo ruspante, e non di allevamento. Non è facile distinguere fra le due qualità, ma ecco alcuni suggerimenti che vi aiuteranno a capire le differenze:
- Il pollo di allevamento a parità di peso è molto più giovane di un pollo ruspante; le ossa del petto dei polli giovani sono molto flessibili, va di per se che un pollo ruspante non avrà questa elasticità.
- Il pollo ruspante ha gli speroni molto piccoli e le unghie usurate.
- Il pollo ruspante pulito dalle penne ha una buona quantità di grasso uniformemente dstribuita, anche sulle cosce. Il pollo d’allevamento ha meno grasso, ed è distribuito meno uniformemente.
Dopo questa prima parte dedicata al pollo, alla sua storia, a qualche curiosità sulla ricetta, vediamo tutti i dettagli per preparare a casa il Pollo alla Cacciatora.
Ricetta Pollo alla Cacciatora Toscana
Tempo Preparazione | 25 minuti |
Tempo Cottura | 45 minuti |
Tempo Totale | 70 minuti |
Difficoltà | bassa |
Costo | medio |
Dosi | 4 persone |
Ingredienti
- 1 pollo novello da 1 kg.
- 300 gr. di pomodori pelati
- Farina
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 sedano
- 2 spicchi d’aglio
- 2 carote
- 2 cipolle
- Sale
- Pepe
- Olio extravergine di oliva
Preparazione
Prendete un pollo giovane, massimo 1 kg. di peso, pulitelo bene e poi tagliatelo a pezzetti dividendo le cosce, il petto e le ali.
Una volta pulito e fatto a pezzetti il pollo, preparate il trito per il soffritto. Su di un tagliere fate a pezzetti utilizzando una mezza luna, un gambo di sedano, due carote pulite e due spicchi d’aglio. Poi tagliate a fette due cipolle. A questo punto mettete il trito a soffriggere per 10 minuti circa in padella con olio extravergine toscano, ed aggiungete un pò di sale e di pepe.
Nel frattempo infarinate i pezzi di pollo e quando il soffritto è pronto, metteteli nella padalla e fateli rosolare per circa 30 minuti, al massimo 35, fino a quando i pezzi di pollo non diventano di un colore d’orato. Ricordatevi durante la cottura, di girare di tanto in tanto i pezzi di pollo così da far cuocere bene tutte le parti della carne.
Aggiungete un bicchiere di vino bianco, lasciate che evapori e aromatizzi il pollo, quindi aggiungete due pomodori pelati.
Lasciate cuocere il tutto per 5 minuti a fuoco alto senza coprire la padella; dopo di chè abbassate il fuoco e coprite la padella con un coperchio e lasciate cuocere fino a quando il sugo non si è ritirato bene, ed ha insaporito il pollo.
A questo punto il pollo alla cacciatora che avete preparato è pronto per essere servito in tavola.
Il nostro consiglio
Se volete potete apportare una variante alla ricetta; aggiungete qualche oliva al trito fatto con aglio cipolla sedano e carota. Potreste utilizzare olive nere preparate da voi a casa seguendo la nostra ricetta per fare le olive in salamoia.