Ribollita Toscana ricetta originale

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La Ribollita toscana è uno dei piatti più iconici della cucina tradizionale della regione. Con origini antiche, questa zuppa semi solida rappresentava il nutrimento degli strati più poveri della popolazione toscana.

Oggi, la Ribollita è diventata celebre e amata in tutto il mondo, mantenendo intatto il suo legame con la tradizione contadina. Preparata con ingredienti semplici, come cavolo nero, fagioli cannellini e pane toscano non salato, questo piatto ha resistito alla prova del tempo e continua a deliziare i palati di giovani e anziani.

La sua peculiarità risiede nel fatto che deve essere riscaldata almeno due volte, conferendole un sapore unico e avvolgente. Seguendo la ricetta originale, la Ribollita è un’autentica espressione della genuinità e della bontà della cucina povera toscana, dimostrando che anche con pochi ingredienti si possono ottenere sapori straordinari.

Nell’articolo seguente, vi guideremo nella preparazione della Ribollita, fornendovi consigli su come selezionare gli ingredienti freschi e di alta qualità e spiegandovi il procedimento passo dopo passo per ottenere un perfetto equilibrio di sapori. Scoprirete come portare l’autentico gusto della Toscana sulla vostra tavola e, inoltre, vi immergerete nella storia e nelle curiosità di questo primo piatto della tradizione toscana.

Le origini e la storia della Ribollita toscana

La Ribollita è un piatto tipico della tradizione culinaria toscana, la ricetta affonda le sue origini nel Medioevo, periodo in cui veniva preparata e consumata dagli strati più poveri della popolazione.

Oggi la Ribollita è una delle ricette più famose della cucina tradizionale toscana. E’ un tipico piatto invernale toscano, una zuppa semi solida preparata con cavolo nero e fagioli.

Come detto la ribollita ha origini povere e contadine, tipico piatto invernale particolarmente utile per scaldarsi nelle fredde giornate invernali; è la diretta discendente della zuppa di pane e verdure, ed era particolarmente diffusa nella piana di Pisa e nei territori di Arezzo e Firenze.

Non esiste una vera e propria ricetta tradizionale, inquanto piatto antico e povero; possono comunque essere considerati elementi fondamentali per la ribollita il cavolo nero riccio di toscana, che deve come da tradizione aver “preso il ghiaccio”, ovvero essersi gelato durante l’inverno, i fagioli cannellini e il tipico pane senza sale.

La vera ribollita, quella che rispetta la tradizione toscana, non deve essere cotta una sola volta ma, come si deduce dal nome della ricetta, deve essere riscaldata almeno due volte e, più si ricuoce, più diventa buona e saporita. Della ribollita si è occupato anche il famoso Artusi, di cui abbiamo parlato in questo articolo

La ribollita è probabilmente il piatto principe della cucina povera toscana. Le sue radici sono decisamente antiche tanto che già nel Medioevo era molto diffusa una sorta di zuppa che può essere considerata la diretta antenata della ribollita che conosciamo oggi.

La Ribollita nel Medioevo

Nel Medioevo i ricchi signori si facevano servire la carne appoggiata a delle focacce di pane azzimo che poi venivano date ai servi i quali le facevano bollire accompagnandole con gli ingredienti che trovavano: erbe e verdure della campagna come sedano, carote, cavolo. Questa zuppa veniva quindi riscaldata e mangiata per parecchi giorni. La ricetta che nei secoli è perdurata, raffinandosi, e aggiustandosi nei sapori ha condotto all’attuale piatto della Ribollita.

La ribollita veniva solitamente preparata dai contadini il venerdì, quando la religione e la povertà imponevano di mangiare “di magro” e ciò che rimaneva erano pane, verdure e legumi.

Nei giorni successivi, come nel medioevo, la zuppa veniva riscaldata più volte e consumata nuovamente: con pochi e semplici ingredienti una famiglia povera riusciva così a nutrirsi per molto tempo. Come succede a molte di queste ricette “popolari”, ora anche la ribollita ha abbandonato le cucine contadine e si è diffusa come vero e proprio simbolo della cucina toscana.

Dopo aver esplorato la storia affascinante e le curiosità di questa deliziosa ricetta nella precedente sezione, è giunto il momento di scoprire come preparare la Ribollita comodamente a casa vostra.

Ricetta Ribollita Toscana

Tempo Preparazione 40 minuti
Tempo Cottura 150 minuti
Tempo Totale 190 minuti
Difficoltà bassa
Costo basso
Dosi 4 persone

Ingredienti

  • 250 gr. di pane toscano (non salato)
  • 800 gr. di fagioli cannellini freschi
  • 1 bietola
  • 1 cavolo nero
  • 1/2 cavolo verza
  • 5 carote
  • 4 patate
  • 3 gambi di sedano bianco
  • 2 pomodori + 1 cucchiaio di concentrato
  • 1 cipolla
  • 2 spicchi di aglio
  • Olio extravergine d’oliva
  • Pane raffermo
  • Timo, q.b
  • Sale, q.b
  • Pepe, q.b

ingredienti ribollita

PREPARAZIONE

RIBOLLITA TOSCANA, COME SI PREPARA LA RICETTA ORIGINALE

La prima cosa da fare per preparare la ribollita è tagliare le verdure in pezzi di grandezza media, poi lessare i fagiolini cannellini e dopo passarli al setaccio con la loro acqua di cottura. Lasciare alcuni fagiolini interi, a questo punto soffriggere in una pentola la cipolla con l’olio.

Soffriggere le verdure
Soffriggere le verdure

Una volta che la cipolla sarà dorata aggiungere i pomodori rossi ed un cucchiaio di pomodoro concentrato; dopo circa 10 minuti che il tutto cuoce a fuoco medio, aggiungere il passato di fagiolini e i fagiolini interi,mescolare e aggiungere le altre verdure a pezzetti. Aggiungere sale e pepe e vostro piacimento e per finire, aggiungere il timo.

Aggiungere il pomodoro e le altre verdure
Aggiungere il pomodoro e le altre verdure

Aggiungere 6 mestoli di acqua e lasciar cuocere il tutto per circa 2 ore. La ribollita va servita su un fondo di almeno 2 fette di pane abbrustolito precedentemente e strofinato con l’aglio. Una volta che la ribollita è pronta, con le fette di pane come spiegato sopra, per far si che il piatto rispetti la tradizione toscana, scaldare la ribollita in forno, coperta da uno strato superficiale di fettine sottili di cipolla.

Lasciar cuocere ed aggiungere il pane
Lasciar cuocere ed aggiungere il pane

Appena la cipolla sarà imbiondita cospargerla sulla superficie della ribollita e servirla calda con olio a crudo. Ovviamente dovrete utilizzare il tradizionale coccio.

Ribollita Toscana

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