La Valle del Diavolo è uno dei luoghi piu’ suggestivi della Toscana con il territorio caratterizzato dai numerosi soffioni boraciferi che rendono il territorio unico nel suo genere e con una forte vocazione allo sfruttamento della geotermia.
La Valle si estende tra i paesi di Larderello che deve il suo nome all’ingegnere francese François Jacques de Larderel che nel ‘800 svolse qui l’attività di sfruttamento dei soffioni boraciferi, Montecerboli il cui nome rievoca Cerbero, guardiano dell’Ade del mondo classico e il borgo di Sasso Pisano
Questo territorio nel cuore della Toscana, con le bianche colonne di vapore che si sprigionano dal sottosuolo ispiro’ Dante per descrivere l’Inferno nella Divina Commedia; all’epoca del Sommo Poetal’odore di zolfo era fortissimo ed intenso con il vapore bianco che si sprigionava dalle cavità e dalle crepe del terreno circondandole di polvere bianca e giallastra, con le pozze boracifere di acqua bollente che sgorgavano dal terreno con temperature oltre i 200°, un vero e proprio inferno insomma.
Oggi giorno la valle ha un aspetto piu’ rassicurante in quanto la maggioranza dei soffioni boraciferi della zona sono stati intubati, permettendo cosi’ di sfruttare la potenza del vapore sprigionato dalla terra per creare energia grazie appunto alla centrale geotermica di Larderello.
In alcune zone comunque sopratutto nei dintorni di Sasso Pisano, si possono continuare ad ammirare le manifestazioni della natura come all’epoca di Dante.
Le Fumarole di Sasso Pisano la “Valle del diavolo” è ancora caratterizzata dalla presenza di lagoni, piccoli crateri contenenti acqua calda, e di soffioni boraciferi che si sprigionano dal sottosuolo, dando vita a uno scenario lunare, unico al mondo.
Valle del Diavolo, Il Parco delle Fumarole e le Vasche naturali con acqua termale
Il Parco delle Fumarole di Sasso Pisano come è facile immaginare deve il suo nome al fenomeno geotermico che caratterizza il territorio circostante, le Fumarole. Fumarole che si manifestano con la fuoriuscita dal terreno di vapore acqueo anidride carbonica e idrogeno solforato e che raffreddandosi a contatto con l’atmosfera, si condensa sotto forma di fumi creando uno scenario surreale quasi extraterrestre unico al mondo.
Assolutamente da visitare anche le Vasche naturali con acqua termale, già conosciute in epoca etrusca. L’acqua termale delle vasche di Sasso Pisano veniva utilizzata per curare dolori e reumatismi. Le acque anno caratteristiche differenti a seconda della sorgente da cui sgorgano.
Sorgenti Il Bagno nei pressi delle antiche terme del Bagnone dove delle tre sorgenti, due vengono utilizzate per creare bevande e per le abluzioni, la terza sorgente invece defluisce nel torrente più a valle.
Due di queste sorgenti sono le più calde della Toscana con l’acqua che raggiunge la temperatura di 65 °C. Grazie al modesto contenuto di minerale nelle acque (0,447 g/l) e alla presenza di ferro e potassio queste acque sono da sempre state utilizzate nella zona per la cura dello stomaco ma forse sono più adatte contro l’artrite.
Valle del Diavolo, cosa vedere
Il territorio della Valle del Diavolo oltre alle attrattive naturali sopra descritte offre al visitatore la possibilità di ammirare antiche e moderne opere realizzate dall’uomo come il Castello di Montecerboli, frazione del comune di Pomarance.
Il castello fu edificato in età altomedievale, nell’anno 1003. Sono oggi ben conservati i resti della cinta muraria e di un portale d’accesso. Sempre a Montecerboli sono da visitare l’antico frantoio, la bottega del calzolaio, la Chiesina di S.Cerbone, la Chiesa della Compagnia della Carità di Umberto Rossi.
Nella Chiesa della parrocchia si trova il famoso Crocifisso di Duccio da Boninsegna ed il trittico della Madonna delle Grazie attribuito a Coppo di Marcovaldo, la Via Crucis.
Larderello soffioni
Proseguendo il viaggio nella Valle del Diavolo merita assolutamente di essere visitato Larderello, esempio di urbanistica legata alla geo termina tra i più importanti al mondo, progettato dall’ Architetto Giovanni Michelacci.
Nel piccolo borgo si trova infatti il Museo della Geotermia dove è possibile inoltre osservare i soffioni boraciferi e la Centrale geotermoelettrica. Sempre a Larderello la meravigliosa Chiesa gentilizia dello stabilimento, il rudere di un lagone coperto da cui veniva estratto il borace, il ponte sul Possera, le sale espositive di archeologia industriale, la Sala Plastici e la Chiesa del Michelucci al centro del paese.
Proseguendo verso Sant’Ippolito si incontrano i ruderi del Monastero di Spartacciano, conosciuto anche con il nome di San Michele delle formiche, con una vista incredibile di una vasta area della Toscana.
Come raggiungere la Valle del Diavolo
La Mappa della Valle del Diavolo nel cuore delle colline metallifere dove viene sfruttata l’energia geotermica